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Errante: tratti di viaggio 2011 / 2015 – Inaugurazione personale di Elisa Bortolussi

Elisa Bortolussi - Errante - mostra personale

Mostra personale di Elisa Bortolussi
Inaugurazione venerdì 15/5 ore 19.00
Atelier Eventi-Arte-Venezia, Padiglione Palmanova, Forte Marghera.
Aperta venerdì, sabato e domenica dalle 19.00 alle 00.00
altre visite su appuntamento ( 3394847781 e 3406819744)
Visitabile fino a domenica 24/5

L’esposizione Errante: tratti di viaggio 2011-2015 raccoglie per la prima volta la produzione grafica realizzata da Elisa Bortolussi negli anni che vanno dal 2011 al 2015.

La mostra, ospitata all’interno degli atelier di Eventi-Arte-Venezia a Forte Marghera, è presenta al pubblico grazie ad un curatissimo allestimento attento alle complesse variazioni dei volumi architettonici del padiglione Palmanova.
Elisa Bortolussi, lavorando attentamente con gli spazi espositivi e con elementi preesistenti del Padiglione Palmanova presenta un ambiente espositivo in cui ordina, archivia ed espone una produzione ampia e realizzata su diversi supporti e con svariate tecniche grafiche: penna a sfera, china e pittura.

In mostra vengono presentati disegni nati quasi per caso e successivamente ripresi e sviluppati ossessivamente; sulle pareti si susseguono note e appunti di progetti nati durante i viaggi dell’artista; ma anche opere nate da attente sessioni di produzione in studio, in cui il gesto e il tratto grafico si misura con la ricerca costante di un filo conduttore capace di legare tempi, occasioni e vissuti, accaduti tra il 2011 e il 2015.

Un altro tratto distintivo del lavoro di Elisa Bortolussi, ben rappresentato in mostra, è la dimensione ambientale di alcuni disegni: grandi fogli di carta allestiti a parete i cui soggetti nascono dalla stessa trama della carta generando immagini che rimandano a forme organiche.
In esposizione sarà presente anche parte di un trittico realizzato a due mani con l’artista francese Jean Philippe Brunaud nel 2012 presso l’atelier Ventre de la Baleine.

A questa produzione si accompagna una serie di oggetti raccolti e conservati dall’artista, sui cui è intervenuta graficamente – come gli atlanti o i manuali di grammatica trovati in un mercatino delle pulci a Parigi – oppure raccolte curiose di bucce, radici e materiali organici presentati come se realizzassero un passaggio attraverso una personale wunderkammer.

L’approccio ambientale ed installativo della mostra, così come l’attenta lettura dello spazio espositivo presentato derivano certamente dalle conoscenze tecniche e pratiche della realizzazione di scenografie teatrali, ambito nel quale Elisa Bortolussi si è cimentata a partire dagli anni di formazione universitaria.